Cari Aussie Lovers,
Come state? Volete o pensate di trasferirvi e non sapete da dove iniziare?
Oggi, vi illustrerò una breve guida con dei passi fondamentali da seguire.
Dopo gli Stati Uniti, l’Australia è la nazione con le norme di immigrazione più restrittive al mondo e trasferirsi è tutt’altro che semplice. Questo continente non accoglie chi ha bisogno ma accoglie chi le può essere utile! Opportunismo? Puo’ darsi ma se possiedi le capacità e la fedina penale pulita, l’isola ti aprirà moltissime porte.
Arrivare è semplice, ma rimanere è abbastanza complicato. Prima di tutto serve un’ottima conoscenza dell’inglese ( nel caso contrario fate un bel corso prima di partire!), perché se decidi di rimanere dovrai affrontare l’esame IELTS e la volontà di rispettare le regole. Ma soprattutto ti serve un visto che trovi nel sito del Governo, attenzione però! Il visto turistico è valido 3 mesi ma non permette di lavorare.
- Prima dei 30 anni: grazie al WHV ( working holiday visa) e se non hai compiuto 31 anni, questo visto ti permette di lavorare per un anno. Si può lavorare per un periodo non superiore a 6 mesi consecutivi con lo stesso datore di lavoro, e si può rinnovare per altri 12 mesi se si sono maturati 88 giorni di lavoro nelle (famose) Farm. Il lavoro volontario non può essere conteggiato.
- Dopo i 30 anni: ci sono meno possibilità ma non è impossibile. La prima scelta è trovare una sponsorizzazione, esistono due tipi di visti sponsor: Tss Short-Tern valido 2 anni e rinnovabili altri 2, Tss Medium- Ternò valido 4 anni e rinnovabili altri 4. Per ottenerli servono dei requisiti come un’esperienza lavorativa di almeno 2 anni, ottimo inglese e carichi pendenti. Naturalmente la professione in cui si è specializzati deve rientrare nelle liste di lavori papibili! Dopo due anni di lavoro sponsorizzato, è possibile chiedere la residenza permanente. La cittadinanza invece, è più complicata perché l’Australia vuole accertarsi chi sei e delle conoscenze sulla cultura australiana. Sono delle persone pignole, lo so!
- A 50 anni e oltre, la cosa migliore è affidarsi a un agente di immigrazione che saprà consigliare al meglio cosa fare.
Cos’altro serve? Una sim, il Tax File Number ( codice fiscale necessario per lavorare e pagare le tasse), un conto bancario entro 6 settimane dall’arrivo ( basta presentare il passaporto e un indirizzo), la medicare ovvero l’assistenza sanitaria. E’ gratuita fino a un certo reddito poi si paga una piccola percentuale sullo stipendio, non copre tutto e non vale per gli ospedali privati. Dopo i 6 mesi l’assicurazione riguarda solo i residenti permanenti e si dovrà stipulare un’assicurazione privata.
Questa è la parte burocratica da seguire ma se navigate nel sito troverete un articolo dove spiego quale città scegliere come meta!