HEY MATE! WHAT’S UP? So…Dove eravamo rimasti? Ah si, al giorno in cui decisi di cambiare la mia vita! 🙂

Io e Giulia atterrammo all’aeroporto di Sydney il 16 gennaio 2014 verso le 11am. Nonostante avessimo scelto l’ opzione più veloce/costosa per arrivare in Australia, fu comunque UN VIAGGIO ETERNO! Era la prima volta che viaggiavo oltre-oceano e non ero abituata a passare un intera giornata su un aereo e soprattutto a dormire seduta! Praticamente non chiusi occhio. Come la maggior parte di noi comuni mortali, non ebbi la fortuna di poter viaggiare in business class, ma grazie a Giulia, la mia giustissima travel mate, riuscimmo per lo meno a sederci vicino all’uscita di emergenza ed avere un viaggio per lo meno “decente”. Scegliemmo il volo della Emirates di circa ventidue ore totali, con un solo scalo a Dubai di un paio d’ore, giusto il tempo per sgranchirsi le gambe. All’epoca, non avevo idea dei progressi fatti nel mondo dell’aviazione e tutt’ora ricordo le sensazioni di continuo stupore nello scoprire che ci fossero degli schermi LED montati sui sedili di questi giganti con ali e che, nonostante stessimo viaggiando ad una velocità di 1,185 km/ h, sembrava che fossimo completamente immobili. Per non parlare di quando atterrammo all’aeroporto di Dubai! Sembravo una bambina che vedeva il mondo per la prima volta! E cosi era in realtà…stavo scoprendo il mondo, per la prima volta.

Dopo un viaggio cosi lungo, immaginerai la felicità che provammo io e Giulia quando finalmente atterrammo a Sydney. CE L’AVEVAMO FATTA!!

L’eccitamento iniziale fu però smorzato dalla coda interminabile che ci aspettava al controllo passaporti, insieme alla ventina di cani anti-droga pronti all’attacco.
Ti ricordi quel famoso show australiano intitolato ‘Airport Security’ nel quale evidenziavano (per non dire esageravano) la serietà dei controlli aeroportuali australiani? Andava in onda in Italia proprio prima della nostra partenza. Durante quell’attesa infinita, non potemmo far’ altro che immaginarci già condannate a morte per aver portato cosi tanti vestiti!

Dopo ore di coda e un paio di litri di sudore versati (per il caldo – Gennaio é uno dei mesi più bollenti dell’estate australiana – e per l’agitazione), riuscimmo finalmente a uscire dall’aeroporto: ERAVAMO UFFICIALMENTE ATTERRATE IN TERRA AUSTRALE!!!!!

Per le prime due settimane avevamo deciso di affittare una stanza su Airbnb (al tempo completamente sconosciuto in Europa), in modo da avere la possibilità di visionare personalmente quella che sarebbe diventata la nostra dimora ufficiale. Andrew, il ragazzo

che affittava la stanza, propose di venirci a prendere per un piccolo extra. Nemmeno Uber esisteva allora e, con tutte quelle valigie, potevamo sicuramente escludere l’idea del public transport!

Per il nostro GRANDE START, decidemmo di scegliere la location più cool di Sydney: Bondi Beach! Scaricammo le nostre diecimila valigie nell’Airbnb e subito iniziammo il nostro giro di perlustrazione, eccitate come due teenagers. Io mi ero appena laureata in lingue e quindi andavo abbastanza fiera del mio super-english accademico. Ma mi sbagliavo….! Sappiate che l’australiano non si può assolutamente categorizzare come ‘english’! Persino ordinare uno smoothie ci sembrò un’impresa impossibile!

Ma la paura passò quando, cercando di orientarci in direzione della spiaggia, incontrammo Simon: biondo, alto, occhi azzurri…tipico figo australiano! Decidemmo di farci coraggio e gli chiedemmo indicazioni, biascicando qualche parola con accento straniero. Dovete sapere una cosa molto importante sugli Aussies: sono persone estremamente SIMPATICHE, SOCIEVOLI, MA SOPRATTUTTO ALTRUISTE! Durante i tre anni di permanenza in Australia non ho mai avuto bisogno di consultare il Google Maps quando mi perdevo tra i blocks dei CBD o tra le stradine dei suburbs; se un australiano ti vede in difficoltà, si ferma e ti chiede se hai bisogno di aiuto. INCREDIBILE VERO?

E cosi fu dal primo giorno. Non solo Simon ci guidò personalmente alla spiaggia, ma ci invitò ad unirci con lui e dei suoi amici per una gita in barca il giorno dopo. IMMAGINATEVI LA FELICITÀ! Ovviamente, non capimmo il 90% delle conversazioni nel loro accento indecriptabile, ma fu assolutamente uno spasso!

E tutto ciò avvenne nel nostro primo giorno in Australia! Immaginatevi quante altre esperienze indimenticabili accadranno in questa terra magica nei tre anni a seguire!
Te le racconterò nei prossimi posts. Stay connected! 🙂

SEE YA SOON MATE! 🙂