“Lascio l’Italia, mi trasferisco in Australia”
Perché i giovani vogliono andare in Australia?

 

In questo articolo andremo ad analizzare le principali ragioni che spingono le giovani generazioni a scegliere l’Australia come meta di migrazione.

 

Una delle prime domande che vi faranno al vostro arrivo in Australia, sarà: “Perché hai scelto l’Australia?”. Una domanda apparente banale, ma che nasconde motivazioni diverse alla base di una decisione, quella di lasciare l’Italia, senza dubbio difficile.

All’interno di questa domanda, in realtà, se ne celano due. Da un lato siamo curiosi di capire i motivi che hanno spinto una determinata persona a lasciare il Bel Paese, dall’altro siamo tentati di capire perché la scelta sia ricaduta proprio sull’Australia.

 

Perché i giovani lasciano l’Italia

I motivi che portano a decidere di trasferirsi all’estero sono oltremodo infiniti. C’è chi parte perché sente la voglia di avventura, c’è chi parte per amore, chi per motivi di studio e per migliorare il proprio inglese, ma una buona parte decide di lasciare il Paese per motivi economici, per l’estrema difficoltà nel cercare un buon lavoro, per la mancanza di crescita professionale o di interessanti opportunità lavorative.

All’interno di questo gruppo vanno poi divise le rispettive categorie: c’è chi desidera fare un’esperienza temporanea, ma ha l’intenzione di tornare a casa, chi, invece, parte deciso a costruirsi una nuova vita e chi, parte con le idee non troppo chiare e preferisce non pianificare a lungo termine.

 

Perché i giovani scelgono l’Australia

I motivi che spingono a scegliere l’Australia sono diversi per ogni singolo individuo, ma siamo comunque riusciti a identificare quelli più ricorrenti.

 

1. Questione di VISA

L’Australia è un Paese che offre dei visti temporanei che permettono di lavorare, studiare e viaggiare con estrema libertà; basti pensare al Working Holiday Visa che consente per 365 giorni di lavorare, viaggiare e studiare in tutta Australia a tutti i giovani che ne fanno richiesta (solo dopo approvazione del Governo e del Dipartimento di Immigrazione australiana) fino al compimento dei 30 anni di età.

Un altro visto particolarmente interessante è lo Student Visa, che a fronte dell’iscrizione ad uno dei corsi di studi certificati dal Governo Australiano (Lista CRICOS) consente di soggiornare legalmente in Australia e di lavorare, seppur con qualche limitazione (massimo 20 ore a settimana) fino al termine del corso di studio.

Infine, come non citare il visto 457, che si ottiene tramite sponsorizzazione del datore di lavoro per una specifica posizione di lavoro. A seconda della propria mansione esistono due liste, una short-term e una long-term che offrono diverse garanzie, ma entrambi permettono di ottenere un permesso di soggiorno temporaneo per una durata che varia dai 2 ai 4 anni.

Il visto è, inoltre, un altro motivo che porta gli Italiani a scegliere l’Australia, a discapito di altri Paesi, quali America o Canada. Per accedere in US, per esempio, le opportunità sono davvero poche. Per ottenere la tanto desiderata Green card occorre essere sponsorizzati prima di partire e i processi sono spesso lunghi e costosi. Il Canada, invece, offre un visto molto simile al Working Holiday, di durata più breve e fino ai 35 anni di età, ma per un numero limitato di Italiani all’anno e solo dopo essere stati selezionati dall’Immigrazione, che richiede una lunga serie di documenti tra cui anche il certificato dei carichi pendenti (non richiesto per l’ottenimento del WHV in Australia).

 

2. Questione di “meteo”

“Perché proprio l’Australia?”. Beh, l’Australia è un Paese affascinante, con dei paesaggi mozzafiato, un clima piuttosto caldo o mite quasi tutto l’anno e una natura incontaminata che merita di essere esplorata. Nel corso delle nostre ricerche è capitato spesso di sentire che tra la scelta di volare verso il Canada o verso l’Australia, in molti hanno deciso per quest’ultima per motivi puramente cimatici.

 

 

3. Questione di “stile di vita”

Non sarà la prima ragione che i giovani adducono quando spiegano perché hanno scelto di andare in Australia, ma lo stile di vita è senza dubbio uno dei motivi che spingono i giovani a restare in Australia.

Se c’è una cosa che gli Australiani sanno come fare, è sicuramente apprezzare il loro tempo libero e fare di tutto per proteggerlo e salvaguardarlo. Non si tratta di pigrizia, attenzione, piuttosto o di una rigida separazione tra il tempo – quello giusto – da dedicare al lavoro, e un altro tempo da dedicare a sé stessi, agli amici e alla famiglia.

A confronto con i livelli di stress raggiunti dalle giovani generazioni italiane, all’estrema difficoltà nel trovare un lavoro che garantisca una stabilità economica, ma anche a livello di turni di lavoro e ore lavorare, riesce all’inizio un po’ difficile “capire” l’approccio degli Australiani al lavoro e, oserei dire, alla vita.

Con il tempo ci si accorge che il loro per così dire “approccio”, permette di apprezzare meglio la vita, di dedicarsi alle cose importanti, quali gli amici, la famiglia, i propri hobbies, ma anche semplicemente di recuperare le energie necessarie per dedicarsi con maggiore concentrazione a lavoro il giorno seguente.

 

4. Questione di “opportunità”

Sentirete spesso questa definizione: “Australia, terra di opportunità”. Essendo un Paese relativamente giovane, l’Australia offre dal punto di vista professionale, interessanti occasioni lavorative che permettono non solo di mettersi in gioco e mostrare le proprie capacità, ma soprattutto di fare esperienza.

Ecco allora che lavorare non significa solo un mezzo per mantenersi, ma anche un percorso di crescita e, perché no, di carriera. Non significa che sia facile, però. Come potete immaginare le aziende australiane tendono a dare la priorità ai propri connazionali, ma credono fortemente anche nella meritocrazia.

In conclusione “Perché i giovani vogliono venire in Australia”

La verità è che non esiste un’unica ragione, ma tante ragioni diverse e uniche per ogni individuo.
L’Australia con il suo fascino e il suo mistero viene scelta ogni anno da oltre 100.000 Italiani come meta per il WHV (Working Holiday Visa), e questo numero cresce anno dopo anno, alimentando il cosiddetto fenomeno della “Terza Immigrazione”.

Forse in fondo in fondo la vera ragione che ci porta a comprare quel biglietto areo così costoso, è la voglia di continuare a sognare, la voglia di ricominciare, di partire da zero e di farlo in un mondo completamente, totalmente e irrevocabilmente diverso.