Tutto quello che c’è da sapere sulle Farm in Australia

Per tutti coloro che intendono rinnovare il loro Working Holiday Visa e chiedere un secondo visto, sarà necessario spendere circa tre mesi a svolgere attività approvate dal governo australiano, i cosiddetti “lavori stagionali” o “farmwork”.

Si tratta di lavori perlopiù stagionali presso fattorie –farms- Australiane che comprendono svariate attività: dalla raccolta della frutta e verdura, all’impacchettamento, detto packaging di questi prodotti, ma sono considerati lavori stagionali validi al fine del rinnovo del secondo Working Holiday Visa anche la potatura delle piante, mungere le mucche e svolgere attività di assistenza all’interno della farm in una famiglia, per esempio prendersi cura degli animali della fattoria e completare con il mantenimento e la cura della farm stessa e insieme della casa.

 

Come si trova un lavoro in farm?

Esistono diversi modi per trovare un lavoro in farm. Puoi cercare su internet, sfruttare le tue conoscenze e chiedere ad amici che hanno già fatto questa esperienza.

A questo proposito ti consiglio di controllare sul sito del governo (https://jobsearch.gov.au/harvest ), ma anche su Gumtree. Puoi provare a fare qualche ricerca specifica su questi siti, ma non sottovalutare il passaparola di amici fidati e il networking in generale.

Considerate che possedere un mezzo di trasporto è, in generale, considerato un vantaggio quando si cerca un lavoro in farm. Oltre ad avere la possibilità di spostarsi facilmente tra alloggio e lavoro, avere una macchina o uno scooter vi permetterà di ammortizzare i costi per lo spostamento per raggiungere il luogo dove andrete a svolgere i vostri farmwork.

Sono in molti a chiedersi se l’alloggio sia compreso o meno quando si trova un lavoro in farm. La verità è che bisogna sempre valutare ogni situazione. Esistono casi dove l’alloggio viene messo a disposizione del datore di lavoro e il costo (spesso molto contenuto) per l’affitto viene automaticamente trattenuto dallo stipendio, oppure altre realtà dove la ricerca di una casa è completamente a carico del lavorare che deve pensare anche allo spostamento dall’abitazione al luogo di lavoro.

I working hostels sono invece degli ostelli che oltre ad offrire alloggio, aiutano nella ricerca di lavoro in farm; naturalmente sono un po’ più costosi, ma dall’altro lato offrono grandi vantaggi. Considerate però che i working hostels non garantiscono di trovarvi il lavoro in farm, talvolta sono lavori temporanei, di pochi giorni, talvolta per niente legati alle farm.

 

Quali sono gli stipendi?

Un’altra domanda che spesso i ragazzi si chiedono prima di partire per le farm è: “Ma quanto mi pagano?”. Esistono due diverse soluzioni, la paga oraria e la paga a cottimo (piece rate) in base a quanta frutta/verdura si riesce a raccogliere (a cesta). Esistono lavori pagati meglio, altri un po’ meno, compresi tra $24 e $18, mai sotto i $16 (se fosse così siete anche liberi di rifiutare il lavoro e cercarne un altro). Ricordate sempre il motivo per cui siete in farm e quali sono i vostri obiettivi a breve e lungo termine.

 

Qualche consiglio su come lavorare in farm in Australia

A prescindere dal fatto che vi spinge a cercare lavoro in Farm, che sia il voler fare un’esperienza diversa o lavorare gli 88 giorni necessari per la richiesta del secondo working holiday visa, è importante prendere qualche accorgimento. Crema solare, acqua, e cappello saranno i tuoi migliori amici nella maggior parte delle Farm Australiane. “Canta che ti passa”: non c’è soluzione migliore di fronte a lunghe ore di lavoro che cantare. Lo facevano anche le mondine quando trapiantavano il riso, perché non cantare (e magari ascoltare musica se vi è permesso) per far passare il tempo. Diffidate da chi offre di compilarvi i documenti per la richiesta del secondo visto in cambio di denaro: si tratta di truffe che mettono a rischio il vostro visto come la vostra fedina penale. Ricordate: in Australia non si scherza con l’immigrazione!

 

Ma la cosa migliore è sentire l’esperienza diretta delle persone, ecco alcune testimonianze:

“Anna ha trascorso i suoi famosi 88 giorni in Queensland a raccogliere patate: “All’inizio non nascondo che è stata dura!” racconta Anna “Pensare di alzarsi tutte le mattine alle 4am e lavorare sotto il sole fino alle 2pm non era un’idea che mi esaltava per niente”. “Poi però sono riuscita a trovare un equilibrio, ho imparato ad apprezzare le cose positive che stavo vivendo, tra cui la natura incontaminata in cui vivevo, la semplicità della vita che conducevo senza stress e problemi e le nuove amicizie con ragazzi da tutto il mondo”.”

La storia di Anna

“Nadin, invece, ha speso i suoi tre mesi di farm nei pressi di Orange a mungere le mucche. “Dopo una lunga ricerca, sono finalmente riuscita a trovare un posto dove svolgere farmwork validi per la richiesta di un secondo working holiday visa” racconta Nadin. “Per prima cosa la mia amica ed io abbiamo acquistato una macchina per spostarci da Sydney ad Orange”. “Il lavoro era duro e serrato, ma avevo un obiettivo preciso, il secondo working holiday e non ho mai mollato, ma ho cercato di godermi al massimo ogni momento, così da non pensare troppo al futuro, ma vivere al meglio il presente” spiega la giovane di Trento.”

La storia di Nadin

“Interessante anche la storia di Mery, che ci mostra quanto siano in realtà variabili i lavori compresi cosiddetti “stagionali” validi per il rinnovo del working holiday. Mery, infatti, ha trascorso i suoi 88 giorni a fare la babysitter e a tosare le pecore in una allegra famiglia in centro Australia. “A parte il fatto di essere completamente isolati, posso dire di aver trascorso i mesi con la famiglia piuttosto bene” racconta Mery. “Oltre ad occuparmi dei bambini, a lavarli, vestirli, farli studiare e giocare, mi occupavo degli animali della fattoria, in particolare della tosatura delle pecore e delle faccende domestiche”. “Non mi sono mai sentita sola o considerata come un’estranea, ma sempre accolta quasi come una quarta figlia, che si dava molto da fare!” scherza Mery.”

La storia di Mery

 Conclusione su “Fare le farm in Australia”

Se le storie che vi ho raccontato sono tutte esperienze positive, esistono, purtroppo, molte storie tristi di ragazzi sfruttati ingiustamente, sottopagati, talvolta maltrattati. Come sempre è doveroso considerare ogni singola situazione come unica e mai generalizzare, ma è importante sapere che, se mai vorrete fare le farm in Australia, dovrete informarvi il più possibile, raccogliere informazioni, chiedere e sfruttare reti di conoscenze affidabili o canali ufficiali. Nella sfortunata eventualità in cui dovesse capitarvi una spiacevole situazione in farm, non vivetela passivamente ma denunciate questo trattamento alle autorità e al Fairwork.